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10 Aug
10Aug

Definizione

I dolcificanti o edulcoranti sono sostanze utilizzate per conferire sapore dolce ai cibi e alle bevande. Si trovano in commercio con le sigle E 420-421, E 950-968. 

POTERE EDULCORANTE: è “il rapporto fra la concentrazione di una soluzione di saccarosio e quello di un dolcificante che ha la stessa intensità di sapore”. Buona parte dei dolcificanti artificiali ha un potere dolcificante di 200 volte superiore rispetto allo zucchero bianco.

DGA

L’EFSA (European Food Safety Autority) ha istituito la DGA (Dose Giornaliera Accettabile): è la stima della quantità di additivo (mg/Kg peso corporeo) che può essere ingerita dall’uomo giornalmente, anche per tutta la vita, senza che emergano effetti dannosi. La sicurezza resta anche quando i dolcificanti sono combinati tra loro. Nell’adulto il rischio di superare la DGA esiste solo se un soggetto consuma tutti i giorni diverse categorie di alimenti che contengono lo stesso edulcorante o un unico alimento in quantità elevate. Il rischio teorico è inoltre più elevato per la saccarina che per gli altri edulcoranti intensivi per via della sua DGA più bassa. In ogni caso l’ occasionale raggiungimento della DGA non costituisce un rischio per la salute.

Edulcoranti naturali

Sono composti estratti dalle piante e dotati in genere di contenuto calorico. Si dividono in:

  • GLICOSIDI: tra cui la stevia, retrogusto di liquirizia, non ha calorie
  • POLIALCOLI: tra cui eritritolo, mannitolo, xilitolo, ecc. Possono avere effetti lassativi, hanno un piccolo quantitativo di calorie.
  • DI ORIGINE PROTEICA: tra cui taumatina e neosperidina
  • DA ZUCCHERI: tra cui fruttosio, saccarosio, ecc

FOCUS SULL' ERITRITOLO: Ha 0,2kcal\g, è l’unico tra i polialcoli a non avere effetti lassativi, ha proprietà antiossidanti, ha il 70% di potere dolcificante rispetto allo zucchero, non ha nessun retrogusto sgradevole, può essere usato in cottura.

Edulcoranti sintetici

Sono sostanze ottenute per sintesi chimica, con potere nutritivo minimo o assente. I più comuni sono:

  • SACCARINA: è più diffuso tra i sintetici, è sconsigliato l'utilizzo in cottura, sviluppa odore sgradevole, ha un retrogusto metallico
  • CICLAMMATI: a differenza degli altri vengono metabolizzati parzialmente nell’intestino
  • ACESULFAME K: stabile al calore e facilmente solubile
  • ASPARTAME: viene metabolizzato perciò contiene 4kcal\g, è privo di retrogusto, NON può essere usato in cottura
  • SUCRALOSIO: stabile in cottura, versatile).

Avvertenze

Non ci sono specifiche controindicazioni all’uso pediatrico ma: nei bambini la DGA è dimezzata pertanto non è consigliato l’uso nei primi tre anni di vita. 

Gli studi condotti sull’uso di dolcificanti non calorici sintetici in gravidanza non hanno dimostrato effetti dannosi ma è raccomandato un uso attento per prevenzione, mentre non vi è rischio per l’utilizzo dei dolcificanti naturali. 

CONTROINDICAZIONI: l'aspartame non può essere usata dai soggetti che soffrono di fenilchetonuria, in gravidanza e allattamento. L'aspartame e la saccrina sono sconsigliati ai soggetti allergici ai sulfamdici.

CONCLUSIONI

A parer mio è adeguato moderarne l’assunzione ed evitare i polialcoli (ad eccezione dell’eritritolo) se si soffre di gonfiore addominale, flatulenza, meteorismo. Ritengo molto valido l'eritritolo, specie in cucina.

L'OMS non promuove l'uso di dolcificanti sintetici per dimagrire: i pazienti in sovrapeso\obesi rischiano di abusarne, superando la DGA con conseguenze negative sulla salute. Attualmente la ricerca si sta concentrando su studiare l’effetto degli edulcoranti sulla glicemia, insulinemia e la risposta a livello del SNC al sapore ‘dolce’;(se paragonabile a quella dello zucchero o meno). Attualmente i dolcificanti in commercio sono SICURI tenendo conto della DGA e sono approvati dall’EFSA; con tanto di normativa per i produttori.

Sta a noi non abusarne! Conseguenze sulla salute negative non scritte qua sopra sono BUFALE e MITI per la quale non c'è ad oggi evidenza scientifica.

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