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08 Nov
08Nov

L’impedenziometria o BIA (Bioelectrical Impedance Analysis), è una tecnica utilizzata per stimare la composizione corporea di un soggetto quindi la massa magra, cellulare, muscolare, la massa grassa e l’idratazione. Si basa sulla diversa conduzione elettrica dei tessuti quando passa una micro-corrente elettrica alternata che attraversa gli spazi intra ed extracellulari fornendo informazioni attendibili sulle relative componenti, vengono generati i vettori di Resistenza e Reattanza.

Resistenza (R): è la componente del segnale elettrico che viene ostacolata dalla resistenza dei tessuti corporei. I tessuti magri, come la massa muscolare, hanno una maggiore conduzione elettrica e quindi una resistenza più bassa; viceversa il tessuto adiposo. Viene utilizzata per la stima dei fluidi corporei.

Reattanza (Xc): rappresenta la parte del segnale elettrico che viene ostacolata dai tessuti capacitivi, come le membrane cellulari. Viene utilizzata per determinare la Massa metabolicamente attiva o Massa Cellulare (BCM).

Angolo di fase (Φ): misura la relazione tra resistenza e reattanza. Fornisce informazioni sulll’idratazione cellulare e lo stato di salute delle cellule

Differenza tra bilancia impedenziometrica e BIA classica

Le bilance impedenziometriche utilizzano il principio dell’impedenziometria per stimare la composizione corporea ma è meno affidabile e precisa perché: 

  • I sensori sono incorporati nella pedana e nella parte superiore del dispositivo, la corrente avrà più difficoltà a passare rispetto al posizionamento degli elettrodi sul dorso di mani e piedi. 
  • La posizione ortostatica porta ad una distribuzione meno uniforme dei liquidi corporei rispetto alla posizione supina, quest’ultima porta a risultati più significativi e affidabili.
  • Calcola automaticamente l’impedenza senza però visualizzare i valori diretti di resistenza, reattanza e angolo di fase; è basata su modelli matematici che possono non essere accurati per tutti i soggetti, in particolare per coloro che hanno composizioni corporee diverse dalla media o per determinate condizioni di salute.

In conclusione, la BIA classica viene considerata più accurata rispetto alla bilancia impedenziometrica. L’importante è essere consapevoli dei limiti degli strumenti usati e non usare la bilancia come metodo definitivo di stima della composizione corporea e del metabolismo basale. Tra le due consiglio sempre la BIA classica, per gli sportivi ancora meglio quella vettoriale. E’ un metodo molto utile per i professionisti come me, sia per avere una stima del metabolismo basale ma anche per monitorare i risultati in termini di composizione corporea nel tempo.

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